Letture 2013 | |
Il Cigno di Mallarme' |
«Il vergine, il vivace, il bel giorno di oggi...». È l’incipit di uno dei più noti e tuttavia più enigmatici componimenti di Mallarmé: il «sonetto del cigno». Alla sua notorietà, che fa perno sul fascinoso emblema centrale — una costellazione? un simbolo? un fantasma del pensiero? — corrisponde d’altra parte, nella tradizione esegetica, una sostanziale rimozione degli enigmi di cui tutto il componimento è intessuto, e la cui soluzione - da operarsi a un livello più basso rispetto alla manifestazione di superficie - è la sola garanzia della sua effettiva leggibiità. Questa esemplare lezione di Stefano Agosti ricostruisce appunto la «logica» dei significati soggiacente alle figure del testo, consentendone finalmente la lettura, e individuandone, nel contempo, i dispositivi volti a restituire al linguaggio il suo «originario» potere di creatività.
Stefano Agosti insegna Lingua e letteratura francese all’Università di Venezia. Tra le sue pubblicazioni più importanti ricordiamo: Il testo poetico (Rizzoli 1972), Tecniche della rappresentazione verbale in Flaubert (Il Saggiatore 1981), Cinque analisi (Feltrinelli 1982), Modelli psicoanalitici e teoria del testo (Feltrinelli 1987), Enunciazione e racconto (Il Mulino 1989), Il Fauno di Mallarmé (Feltrinelli 1991), Gli occhi le chiome (Feltrinelli 1993).
|